Il PIL non cresce. E questo grazie alle scelte dei passati governi fatte per rispettare il rigido rigore dell'austerity. È quella politica a non aver prodotto alcuna crescita, le scelte del nostro Governo sono esattamente le scelte opposte. Basta austerity, stimoliamo l'economia reale!
di Gianluigi Paragone
Vediamo di capire le notizie di oggi.
“Così la crescita si è fermata” titola il Corriere della Sera.
“PIL a zero, Italia ferma nel terzo trimestre. Lo spread torna a salire” (il Sole 24 ore)
La Repubblica “Frena il Pil, crescita zero.”
Allora, vediamo di capire. Si è fermata la crescita e il Pil è pari a zero? Si, è vero.
È vero che negli anni precedenti il Pil saliva? Si, ma forse è bene spiegare come saliva.
Allora, tre anni fa l’Italia, e il Pil italiano, crescevano come due anni fa e come l’anno scorso, ma crescevano molto meno rispetto al Pil nell’Eurozona. Quindi tutti crescevano, l’Italia cresceva meno degli altri.
Tre anni fa era terzultima, due anni fa era penultima, lo scorso anno era ultima. Quindi, nell’Eurozona, la crescita dell’Italia era una crescita molto molto lenta.
Perché tutti crescevano? Lo sapete, le cause di questa crescita, le motivazioni di questa crescita, erano legate in parte al quantitative easing di Mario Draghi, al costo del petrolio e soprattutto al boom di esportazioni. Tutto questo comincia a rallentare e, ovviamente, verrebbe da dire quasi per inerzia, quando sei terzultimo, penultimo e ultimo, va da sé che il countdown finisce con tre, due, uno, zero.
C’entra questo Governo? No.
C’entrano invece tutte le scelte dei passati Governi. Ma non tutte le scelte, sempre la stessa scelta. E quella, cioè, di osservare il rigido rigore dell’austerity. Quella politica non ha prodotto alcuna crescita. Quella crescita che era stimolata da fattori esterni, era una crescita che si registrava dappertutto in Europa. Ma in Italia si cresceva molto meno. Quindi quando oggi, leggendo i giornali e sentendo i commenti delle opposizioni, sentite dire che è colpa del Governo, è colpa delle scelte sciagurate di questo Governo, ovviamente non c’entra nulla.
Le scelte del Governo sono esattamente le scelte opposte. Quella di dire basta con la rigida austerità, bisogna stimolare la crescita dell’economia reale. Ed è esattamente quello che stiamo facendo. Anche recentemente l’importante economista americano Allen Sinai ha detto: “tra le politiche di questo Governo e il rigore un po’ ottuso dell’Unione Europea, io scelgo le politiche di questo Governo.”
Perché l’economia va stimolata ed è quello che stiamo facendo. Quindi al di là delle notizie così come vengono scritte, c’è la lettura del fattore macroeconomico.
L’anno scorso e nel tempo precedente noi eravamo terzultimi, penultimi, ultimi.