di MoVimento 5 Stelle
Semplificare per crescere. E’ questa una delle ricette che permetteranno all’economia italiana di rimettersi in moto e tornare, dopo tanti anni, a essere davvero competitiva. Per attrarre nuovi investimenti e per sostenere chi già fa impresa sul territorio è necessario ridurre il peso della burocrazia e rendere più efficiente il sistema. Il Def, compie un primo, decisivo passo in questo senso. La crescita del Pil passa per misure attive come il reddito di cittadinanza, il rilancio degli investimenti pubblici e l’incremento delle risorse finanziarie, ma anche per il miglioramento dei meccanismi della pubblica amministrazione.
La “mala burocrazia”, secondo gli ultimi studi, costa 31 miliardi di euro l’anno alle piccole e medie imprese italiane. E’ una zavorra pesantissima, lasciata in eredità dai vecchi partiti, che costringe chi produce a tirare la cinghia, a non poter dare il meglio, o peggio a chiudere bottega. Se oggi su 19 Paesi dell’area Euro, l’Italia si trova al 14esimo posto nella graduatoria sulla “facilità d’impresa” è perché paghiamo il prezzo di decenni di politiche inadeguate e di scarsa sensibilità nei confronti di chi, con il suo lavoro, ha sempre dato tanto alla nazione. E’ ingiusto, oltre che dannoso.
Siamo sul gradino più basso della scala sia per quanto riguarda i costi per avviare una impresa che in fatto di risorse necessarie per recuperare i crediti quando si ha a che fare con qualcuno che dichiara fallimento. In altre parole, in Italia, chi vuole aprire un’azienda spende di più che nel resto d’Europa. Non solo, se ha un partner commerciale che fallisce, spende di più anche per riavere indietro quello che gli spetta. Ci sorprendiamo, se non attiriamo più investimenti e se le nostre imprese chiudono i battenti?
Ecco perché siamo pronti a invertire la rotta con decisione, puntando alla semplificazione del codice degli appalti, alla riduzione dei tempi nei processi civili, e alla realizzazione di un pacchetto di norme per liberare la nazione dal peso eccessivo della burocrazia. E’ il tempo del Cambiamento, chi lavora e produce per il benessere di tutti deve essere tutelato e incentivato. Non lasciare più soli gli imprenditori significa curare gli interessi della collettività e dare una opportunità di crescita concreta all’economia