Nomine pubbliche: onestà e competenza le nostre stelle polari

di Andrea Roventini, candidato ministro dell'economia del MoVimento 5 Stelle

Una società sana premia il merito, rimuove le disuguaglianze, punisce i disonesti ed investe sui propri talenti, sull’istruzione e sull’innovazione. Nei prossimi mesi ci sarà da affrontare ed indirizzare il futuro di tante società partecipate pubbliche: competenza, trasparenza, ed onestà saranno le nostre stelle polari per raggiungere l’obiettivo di una nuova crescita sostenibile ed inclusiva, guidata dall’innovazione e dallo sviluppo tecnologico.

Si tratta di più di 60 aziende partecipate pubbliche, che complessivamente hanno un fatturato superiore a 120 miliardi di Euro, e che impiegano 105 mila dipendenti. Il 70% del fatturato totale è nel settore “Energia, petrolio e gas”, con 14 aziende, per un fatturato di circa 84 miliardi di Euro: cifre importanti che possono influenzare ed indirizzare la crescita italiana verso la sostenibilità, in linea con il piano energetico nazionale a 5 stelle. Due aziende sono del settore “Spazio aereo e difesa” e contano 45 mila dipendenti con specializzazioni professionali di altissimo livello ed un potenziale di crescita ed innovazione patrimonio del Paese. Infine, più di quindici aziende appartengono invece al settore “Logistica/Trasporti”. Quasi il 40% delle nomine coinvolgono donne, forza trainante della nostra società.

Le nomina non sono un’occasione per fare tabula rasa. Invece, bisognerà pragmaticamente verificare i risultati ottenuti dai vertici uscenti caso per caso, considerando gli obiettivi ed il contesto competitivo e normativo. Non si dovrà avere paura di riconfermare i manager che hanno ben operato e di congedare quelli che hanno deluso. Tutto ciò dovrà avvenire nella massima trasparenza, evitando logiche politiche spartitorie che possano promuovere manager appartenenti a circoli di potere, che affondano le radici nella Prima e Seconda Repubblica, e cercano di riciclarsi anche oggi, o fornire una comoda poltrona agli amici degli amici, o un buen retiro per i soggetti (es. capi di gabinetto, consiglieri di stato, direttori generali, etc.) non più graditi e privi delle competenze necessarie. Le Istituzioni devono infatti poter respirare e operare anche, e soprattutto, in questa fase di concertazione per la formazione del Governo e devono poterlo fare in piena trasparenza anche utilizzando strumenti già esistenti, come il portale CROS del MEF.

Alla luce di queste considerazioni, un governo dimissionario, la cui maggioranza politica è stata così pesantemente ridimensionata dagli elettori, non può decidere da solo. Nei casi in cui la nomina dei vertici d’imprese di rilievo nazionale non possa attendere la nascita del nuovo governo, come nel caso di Saipem, sarà necessario procedere con intese di carattere generale che coinvolgano l’esecutivo uscente e l’attuale Parlamento nel quadro degli obiettivi delle nostre istituzioni democratiche e dei criteri sopra enunciati.

Tra le imprese strategiche per il nostro Paese vi è la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che raccoglie il risparmio postale degli italiani e che può diventare veicolo d’innovazione e crescita, contribuendo allo sviluppo industriale e tecnologico dell’Italia. Purtroppo, negli anni la CDP non ha contribuito come avrebbe potuto al raggiungimento di tali obiettivi, per mancanza di un chiaro indirizzo da parte del potere esecutivo. A volte, la CDP è stata mal-utilizzata dai governi e dagli organi dirigenti, come nel caso gli investimenti effettuati nel sistema alberghiero, che non hanno seguito logiche di economicità e non hanno contribuito in alcun modo alla realizzazione degli obiettivi strategici di politica industriale del nostro Paese. La CDP è una risorsa dell’Italia che può assumere il ruolo di banca di sviluppo per stimolare l’innovazione, lo sviluppo tecnologico e aiutare le nostre imprese sul mercato nazionale e su quelli esteri. 
La CDP può e deve assumere un ruolo chiave nello sviluppo industriale dell’Italia. Le politiche industriali, soprattutto se mission-oriented, possono liberare nuovamente la creatività industriale italiana, permettendo al nostro Paese di tornare protagonista in Europa. Tali politiche devono anche essere un’occasione per sviluppare le aree depresse del nostro Paese, supportate dalla rivoluzione digitale che deve trasformare e migliorare la pubblica amministrazione. A tal fine, la CDP ha sempre finanziato gli enti locali e può pertanto promuovere lo sviluppo delle opere e competenze necessarie. Questi obiettivi possono essere conseguiti sfruttando le sinergie tra CDP e Invitalia.

Le nomine riguarderanno anche i vertici della SOGEI, società che presta servizi informatici per la pubblica amministrazione, in particolare per il Ministero dell’Economia e Finanze e per le Agenzie Fiscali. In questo caso, scelte mirate e meritocratiche avranno l’obiettivo di realizzare la banca dati unica del fisco, per combattere l’evasione fiscale in maniera efficiente senza danneggiare le nostre imprese ed i contribuenti onesti.

In Italia vi è sempre stata la difficoltà di promuovere i talenti ai vertici delle organizzazioni pubbliche, valorizzandone le competenze. Tale nomine sono un’occasione per sviluppare una visione strategica per raggiungere una nuova crescita sostenibile, inclusiva, e guidata dall’innovazione. Il Movimento 5 Stelle ha sempre privilegiato l’onesta e la trasparenza, il merito e le competenze ed è quello che continuerà a fare, poiché è in gioco lo sviluppo dell’Italia e il nostro futuro.