Aboliamo l'impignorabilità dello stipendio dei parlamentari: stop privilegi!

di Maria Edera Spadoni, vicepresidente della Camera dei Deputati

Come ben sapete per il MoVimento 5 Stelle combattere gli sprechi e i privilegi della politica è una battaglia importantissima: per noi è fondamentale ristabilire concretamente l’equità sociale. In pochissimo tempo abbiamo tagliato i vitalizi e abbiamo detto addio al costosissimo e inutile Air Force Renzi.

Ma non è finita: questo è solo l’inizio di quello che siamo pronti a realizzare. Sono orgogliosa di presentarvi una proposta di legge che ho depositato e che a breve sarà disponibile su Rousseau; non so se lo sapete, ma lo stipendio di noi parlamentari non può essere pignorato o sequestrato. Lo stipendio del parlamentare è di fatto intoccabile. E’un privilegio introdotto da una legge del 1965 che impedisce ai creditori dei deputati e dei senatori di rivalersi sull’indennità e sulla diaria. E’ ora di dire basta anche a questa assurdità andata avanti per più di 50 anni!

I cittadini pagano le tasse e non godono di nessun privilegio; se anzi si trovano in difficoltà il loro stipendio può essere pignorato. Mi chiedo allora: perché un cittadino viene penalizzato rispetto ad un parlamentare? Ebbene, ho deciso di porre fine a questa ingiustizia depositando una proposta di legge che rispetti il principio di eguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione: i parlamentari devono essere trattati esattamente come un qualsiasi altro lavoratore italiano.

Bisogna combattere con ogni mezzo contro questa diseguaglianza tra i cittadini e i parlamentari; norme come queste non fanno altro che allontanare le persone dalla politica. Noi vogliamo esattamente il contrario.